15 maggio 2016

PANCAKES DI PATATE DOLCI E LATTE DI COCCO



ricordo benissimo i primi pancakes della mia vita: un piccolo diner in una traversa di quella Times Square cosí deserta a 5 mesi di distanza dall'11 settembre, in una freddissima mattina di febbraio di ormai 15 anni fa.
Ricordo che scalpitavo dalla voglia di assaggiarli dopo averli visti cosi tante volte nei film e nei cartoni animati, cosi quel piattino bianco con dentro 2 pancakes soffici e profumati serviti con una noce di burro e la caraffina di sciroppo d'acero, hanno e avranno sempre un posto speciale nei miei ricordi, nonostante non siano certo stati i migliori della mia vita.

Detto questo.... non sono poi davvero cosí amante dei pancakes, non è nè la mia colazione ideale nè la colazione delle feste, ma questo solo perchè la mattina appena sveglia non mangio mai volentieri cose dolci, ad un pancakes annegato nello sciroppo preferiró sempre un toast con avocado e salmone affumicato, sono strana lo so.

Da qualche anno a questa parte è entrato a far parte anche delle abitudini di noi italiani fare il brunch, anche a me piace, ma non certo fuori in qualche posticino carino ma affollato, per me il brunch è a casa, meglio ancora se d'inverno, coi pigiamoni ancora addosso e il profumo di uova, zucchero e cannella che invade le stanze mentre dal giradischi Ella e Aretha gridano il loro buongiorno!

Cosi, fra un french toast e l'altro, negli anni i miei pancakes sono diventati via via più salati pur mantenendo sempre la loro nota dolce e, visto che la scorsa settimana avevo delle belle patate dolci che giravano per casa, ma volevo sperimentare anche qualcosa di nuovo, ecco qua la versione al cocco!

La consistenza è un po' più appiccicosa rispetto ai pancakes originali a causa della fecola che serve a legare visto l'assenza delle uova, ma é comunque gradevole, con il cocco hanno un sapore un po' come dire... caraibico... la prossima volta voglio provare ad abbinarci delle fettine sottili di ananas caramellate al forno... che ne dite? Oppure aggiungere un po' di cocco rapé all'impasto, della cannella e qualche fettina di banana anche lei leggermente caramellata, vedremo!

Intanto che ci pensate accendete il bollitore per il the, spremete le arance, sbattete un paio di uova, tostate il pane (o se siete impavidi friggetelo nel burro dopo averlo pucciato nelle uova con il latte e averlo inondato di zucchero e cannella), tirare fuori qualcosa di salato dal frigo (tacchino, bacon, salmone, formaggio, quello che vi pare), e poi sperimentate anche questi deliziosi pancakes con contorno di frutta!

ps se vi state chiedendo che pane é quello che vedete in foto, é un pane buonissimo e profumatissimo preparato dalla mia mamma con la farina di grano arso.


ingredienti per una decina di pancakes:

1 patata dolce americana di media grandezza (quelle arancioni)
100 ml di latte di cocco
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (io pasta di semi di vaniglia) oppure 2 pizzichi di cannella
1 pizzicotto di sale
100/120 gr di farina tipo 1
50 grammi di fecola di patate
1 cucchiaino di lievito 


Partite il giorno prima con la cottura della patata: lavatela bene sotto l'acqua e, se lo avete, infilzatela per tutta la lunghezza con uno spiedo (questo farà sí che cuocia prima e meglio anche all'interno), incartatela con della carta forno e cuocete a 180 gradi finché toccandola non vi accorgerete che é bella morbida, a me ci sono voluti 45 minuti circa.

La mattina successiva pelatela e mettetela o nella ciotola di un robot o in un'insalatiera, aggiungete il latte di cocco, la vaniglia e azionate il robot o il frullatore a immersione finché otterrete una bella crema.
In un'altra ciotola preparate gli ingredienti secchi, quindi la farina, la fecola, il lievito e il sale e mescolateli velocemente.

A questo punto unite i solidi ai liquidi e mescolate a sufficienza fino a quando saranno amalgamati ma senza esagerare, qualche grumo qua e lá non sarà un problema.
Lasciate riposare il composto per una ventina di minuti e nel frattempo sistemate la tavola, preparate il the, tagliate la frutta, preparate il salmone e tutti gli altri vostri ingredienti preferiti per un brunch.

Mettete a scaldare una padella antiaderente, versateci pochissimo olio e poi asciugate l'eccesso con un foglio di carta cucina, non devono friggere, devono solo essere facili da girare.
Versate una cucchiaiata d'impasto e dopo pochi secondi appiattitela leggermente col dorso del cucchiaio dandogli una forma rotonda; lasciate cuocere qualche minuto a fuoco medio finché vedete che sui bordi si cominciano a formare delle bollicine, a quel punto girateli e fateli cuocere un altro paio di minuti.

Non preoccupatevi se il primo vi viene da schifo, é come per le crepes, buttatelo e andate avanti, anzi: usatelo come test per sistemare a vostro gusto sale o eventualmente aggiungere sciroppo d'acero o cannella; se necessario di tanto in tanto ungete nuovamente la padella asciugando come sopra.
Man mano che son pronti impilateli in un piatto e state pronti a portare tutto in tavola, a me non resta che augurarvi buon brunch!

29 aprile 2016

PLUMCAKE SOFFICE AL LIMONE: LEMON LOAF!



che io ami da morire il profumo, il sapore, il colore, il succo e pure la pianta del limone, è risaputo, che tutte le preparazioni che lo vedono protagonista (dalla limonata, agli spaghetti, alla crema pasticcera) mi piacciono da morire, anche, quindi è inutile che vi stia a dire che questo plumcake è una bomba!

non sono un'assidua frequentatrice di Starbucks, (non bevendo latte il loro celebre frappuccino in tutte le sue varianti non ha alcuna presa su di me), ma ci sono due cose nel loro menù che mi hanno sempre fatto impazzire e che ho sempre consumato con enorme soddisfazione: lo shaken iced tea lemonade e le loro enormi fette di lemon loaf, una specie di mega plumcake super burroso e super limonoso ricoperto di glassa bianca anch'essa al limone.... una droga.
fortunatamente per me, in Italia Starbucks non è ancora arrivato, e nei nostri bar i dolci e le tortine al limone non sono poi così comuni, quindi mi basta tornare in patria per disintossicarmi subito dal mio adorato e burrosissimo lemon loaf, ma da ieri pomeriggio la mia vita ha subito una svolta: un plumcake super soffice e super cremoso, un loaf insomma, ma senza uova, burro e latte! 
credetemi, ho faticato a non mangiarmelo tutto in una volta servendomi di questo alibi..... massí, un'altra fettina eddai!

L'altra cosa positiva è che per prepararlo non vi servirà una dispensa degna di Masterchef, sono sicura che molti di voi come me, hanno già in casa tutti gli ingredienti, scommettiamo?


Ingredienti per uno stampo da 20cm X 10cm circa

200 ml di latte di mandorla zuccherato
100 gr di amido di riso
50 gr di farina di mandorle
50 gr di farina 00
150 gr di zucchero di canna
75 gr di olio d'oliva (non extra vergine, piuttosto di arachidi/mais)
2 cucchiaini di lievito per dolci
2 cucchiai di aceto di mele non pastorizzato
la scorza di 2 limoni biologici
il succo di 1 limone

per la glassa:
30/50 gr di zucchero a velo vanigliato
il succo e le zeste di un limone biologico 


vi servono pochissime cose: una ciotola, un bicchiere, un frustino e un leccapentola; accendete il forno a 180 gradi ventilato e rivestite di carta forno il vostro stampo dopo averla bagnata e strizzata per farla meglio aderire.

versate il latte di mandorla nel bicchiere e aggiungete l'aceto, non caglierà in maniera evidente come quello di soia, ma comunque si creeranno i grumolini che ci servono, lasciate qualche minuto da parte.

grattugiate nella ciotola la scorza dei limoni dopo averli lavati ed asciugati, aggiungete il succo di uno, l'olio e lo zucchero; mescolate bene con il frustino in modo che lo zucchero cominci a sciogliersi e poi aggiungete anche il latte di mandorla.
a questo punto unite ai liquidi anche le farine e il lievito, mescolate bene e poi versate tutto nello stampo.

infornate a 180 gradi per 30/35 minuti, infilando uno stecco deve uscire umido ma non con l'impasto attaccato; fate raffreddare 10 minuti nel forno spento e aperto e poi sfornate.

in un pentolino mettete 30 gr circa di zucchero a velo, un cucchiaio di acqua, le zeste di limone ricavate con l'aiuto di un rigalimoni o di una grattugia, e il suo succo.
fate sciogliere bene a fiamma bassa e poi assaggiate per adattarlo al vostro gusto: troppo aspro? aggiungete altro zucchero; troppo dolce? aggiungete altro succo di limone.

infine, con l'aiuto di uno spiedino di legno, bucherellate in profondità il plumcake in più punti e poi versate lo sciroppo/glassa su tutta la superficie mentre è ancora caldo, questo farà sí che penetri all'interno rendendolo ancor più umido e cremoso.


18 aprile 2016

CHIA PUDDING O CHIA CHEESECAKE?



ore 4:18 del mattino: il nanetto ha appena finito di poppare ed io ho definitivamente finito di dormire, quindi vediamo se riusciamo almeno a riprendere in mano le redini del blog.

ritorno con una ricetta per me tutta nuova, sia per gli ingredienti che per la consistenza e la mescolanza dei sapori, ennesima prova che nella vita spesso basta solo ingegnarsi per raggiungere l'obiettivo, e qui la missione era una, chiara ed inesorabile: mangiare un dolce in un periodo in cui i dolci sono tutti vietati (di nuovo).

quindi se durante gli ultimi 6 mesi di gravidanza con diabete gravidico mi sono ritrovata a sognare di notte cheesecake al cioccolato bianco, mousse ai 3 cioccolati e sfogliatelle napoletane a pioggia, (tanto per fare qualche esempio), con il parto pensavo di avere svoltato, è già mi pregustavo interi pomeriggi nella mia pasticceria preferita dondolando con un piede il nano nella carrozzina mentre sprofondavo con la faccia in una zeppola... 

invece ora che ho partorito non è che le cose siano poi molto cambiate, anzi, forse sono persino peggiorate dal punto di vista delle rinunce, se vado avanti così mi rimarrà solo il riso in bianco e la mela frullata, ma vediamo com'è cominciata quest'odissea: rimango incinta, per il pericolo della toxoplasmosi vengono quindi banditi insaccati, pesce e carne cruda, pesce affumicato e tutta la frutta e la verdura che non avesse prima fatto un bel bagno nel bicarbonato; poi con il diabete gestazionale ho dovuto eliminare tutti i dolci, gli zuccheri e la frutta più buona (vi potete immaginare che qualcuno vi VIETI di mangiare anguria e melone in piena estate quando ci sono 38 gradi??), poi con l'allattamento niente crostacei, latticini, fragole, cioccolata, legumi e i broccoli con tutti i suoi fratelli e cugini; ora siamo alle prese anche con la colecisti e le relative coliche biliari che mi hanno spedita in ospedale per direttissima sia un paio di mesi fa che il giorno di Pasqua: quindi niente più uova, formaggi, insaccati, dolci, fritti e così  via....
ma quindi?? che mangio?? pane e cipolle?? eh no, nemmeno quelle, perché le cipolle cambiano sapore al latte e sono vietate pure per i calcoli... ;))

insomma, se a ripagarmi di tutti questi sacrifici non ci fossero i sorrisoni e i versetti pigolanti del mio pulcino, direi che per far prima potrei darmi al digiunesimo.
e cosi, mentre mi trovavo a dover ammazzare il tempo in ospedale cercando di resistere alla nostalgia per il nanetto, mi sono studiata a memoria tutti i prodotti alternativi tanto cari agli intolleranti, (che hanno tutta la mia solidarietà!), e mi sono trovata ad ordinare online semi di ogni tipo, latte di mandorla, nocciola e di avena, datteri medjoul giganti e soffici, avena in fiocchi, polline, sciroppo d'agave e molte altre cose per le quali NaturaSí mi è molto, molto riconoscente.

Ma veniamo al dolcetto di oggi, in tanti nell'ultimo anno abbiamo sentito parlare dell'overnight oats e del chia pudding che vanno tanto di moda e che hanno riempito le bacheche di Instagram, li abbiamo anche sperimentati e (a volte) li abbiamo anche apprezzati, ma pensare di sostituire in una notte la voglia di torta alla crema con un bicchiere di fiocchi d'avena, yogurt e frutta è troppo ambizioso (per non dire utopistico), per me.

con questo dolce però vi faccio una promessa: non vi farà passare la voglia di cheesecake al cioccolato e mascarpone nappato con una salsa ai frutti rossi, ma di sicuro vi toglierà lo sfizio di mangiare un dolcetto BUONO (giuro!) e senza peccati: la consistenza è quella del budino, i semini si vedono ma quasi non si sentono, e il sapore è di mandorla con una nota lontana di cannella, il tutto esaltato dal sapore naturalmente dolce e tropicale del mango di cui sono ghiotta!
in pratica il burro che tiene insieme i biscotti della base di un classico cheesecake è stato sostituito dai datteri, la ricotta e il mascarpone della farcia sono diventati latte di mandorla, e le uova e la gelatina che servono a tenere tutto "in forma" sono state rimpiazzate da un paio di cucchiai di semi di chia che, oltre ad essere un vero superfood, hanno il potere magico di rendere cremoso e di gelificare come un budino il latte nel giro di un minuto.

anche l'eterno scettico di casa dopo averlo guardato con sospetto ha dovuto ricredersi e me ne ha rubato metà bicchierino a cucchiaiate, quindi se non vi fidate di me.... credete a lui!


Ingredienti per 2 porzioni:

200 ml di latte di mandorle (il mio era di quelli già zuccherati, ma esiste anche sugar free)
30 gr di semi di chia
2 datteri medjoul al naturale 
1 manciata di biscotti secchi 
1 cucchiaino di sciroppo d'acero
una spolverata di cannella
mango a pezzettini quanto basta
succo di limone fresco quanto basta


si comincia la sera prima: frullate i biscotti insieme ai datteri finché non avranno una consistenza "appiccicosa" e create uno strato di circa mezzo centimetro sul fondo dei bicchierini/barattolini che userete per servire il dolce, compattate con l'aiuto di un cucchiaino o delle dita e mettete da parte. 

in un bicchiere versate alternandoli il latte di mandorla e i semi di chia, aggiungete una spolverata leggera di cannella e lo sciroppo d'acero, e mescolate subito e velocemente il tutto con un frustino in modo che i semi non si depositino tutti nello stesso punto ma che siano ben distribuiti, attenzione: fatelo subito, perché comincerà ad addensarsi molto prima di quanto vi aspettate!
fatto questo dividete subito il composto nei 2 bicchierini con il fondo di biscotti versandolo delicatamente, coprite con la pellicola trasparente e mettete in frigo.

affettate e tagliate a cubetti il mango (o altra frutta secondo i vostri gusti), mettete in una ciotola con una spruzzatina leggera di limone, coprite e mettete in frigo.

il giorno successivo vi ritroverete con un vero e proprio budino al quale aggiungere la frutta in cima, se vi piace di più potete anche frullare il mango, io li ho tenuti a pezzetti per avere più consistenze: quella croccante della base (alla quale potete aggiungere anche qualche nocciola o altra frutta secca quando tritate i biscotti), quella cremosa del budino e quella fresca e succosa della frutta.

se vi piace potete anche utilizzare al posto dei datteri un cucchiaio di burro di noccioline, il contrasto "salatino" a me piace un sacco, a voi la scelta!

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